Sarà la cultivar del futuro per l’olivicoltura campana, perché si adatta bene ai lunghi periodi di siccità, non soffre il freddo e non viene attaccata da eventi patogeni come la rogna o la mosca.

Viene estratto a freddo con impianto continuo a due fasi e mezzo. Dopo la filtrazione viene stoccato in serbatoio a temperatura controllata, sotto coperta di azoto. Tale modalità assicura il mantenimento delle proprietà nutrizionali e delle caratteristiche organolettiche dell’olio extravergine di oliva.

È adatto, a crudo, su carni bianche, insalate estive, grigliata di verdure e sul nostro coniglio porchettato.